XORONAVIRUS - DATI DEL 15 APRILE, TANTI MORTI

I numeri dati dal commissario straordinario Sergio Venturi non partono bene: i nuovi decessi in regione sono 83. "Un numero rilevante - ammette Venturi - che ricorda che non tutti sono decessi di ieri, alcuni sono accertamenti autoptici di morti avvenute nei giorni scorsi e nelle scorse settimane". Però, subito dopo arriva la conferma: oggi per la prima volta i dati dei guariti (395) superano quelli dei nuovi malati (277). "Un fatto che ci ridà fiato", ammette Venturi. Calano anche i ricoverati: meno 3 in terapia intensiva e meno 85 nei reparti covid.I nuovi decessi sono dunque 83 (arrivati complessivamente in Emilia-Romagna a 2.788: 9 residenti nella provincia di Piacenza, 10 in quella di Parma, 17 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 19 in quella di Bologna (nessun caso registrato nell’imolese), 4 in quella di Ferrara, 3 in provincia di Ravenna, 7nella provincia di Forlì-Cesena (5 nel forlivese e 2 nel cesenate), 5 in quella di Rimini; nessun decesso di persone di fuori regione.Sono 277 i nuovi contagi in regione: 3.223 a Piacenza (56 in più rispetto a ieri), 2.616 a Parma (34 in più), 3.982 a Reggio Emilia (35 in più), 3.217 a Modena (37 in più), 3.035 a Bologna (60 in più), si fermano per il secondo giorno consecutivo a 345 le positività registrate a Imola,649a Ferrara (14 in più). In Romagna sono complessivamente 3.962 (41 in più), di cui 889 a Ravenna (9 in più),736 a Forlì (12 in più), 588 a Cesena (11 in più), 1.749 a Rimini (9 in più).Le persone complessivamente guarite salgono a 4.664 (+395): 2.200 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 2.464 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.Complessivamente, 8.966 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (-50 rispetto a ieri). 325 i pazienti in terapia intensiva: tre in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (- 85).Mentre la malattia colpisce quasi indistintamente uomini e donne, i decessi riguardano al 63% gli uomini e il 36% le donne. Guardando le fasce d'età, invece, non ci sono stati decessi di persone sotto ai trent'anni. Il picco dei decessi è tra gli 80 e i 90 anni. "Anche perché in quella fascia d'età ci sono molte patologie corniche come diabete, ipertensione", spiega Venturi.
Sul fonte dei contagi, la curva dei contagi mostra come il picco sia stato nella settimana 22-26 marzo. "La settimana terribile in cui abbiamo avuto 4mila casi in 5 giorni", ricorda Venturi."Noi non siamo sicuri che i test sierologici che vengono offerti dai laboratori siano efficaci. Ce ne sono 200 in commercio e i nostri medici e ricercatori ne hanno selezionati per ora solo 3 o 4. Visto che siamo in stato di emergenza, ci prendiamo la responsabilità di dire che questi esami non si fanno dai privati. La giunta domani, con una delibera, si pronuncerà ufficialmente: stabilirà che ci sono soggetti come il Servizio sanitario che si fa carico di fare test e tamponi a una serie di categorie che garantiscono la sicurezza di questa regione", ha spiegato Venturi. "La delibera stabilità che i laboratori privati potranno candidarsi a lavorare per conto del pubblico - ha aggiunto - perché ci stiamo preparando alla riapertura delle produzioni e avremo bisogno di molti test, ma sotto criteri di sicurezza che stabilirà la Regione
Emilia-Romagna.

 

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