S.ILARIO - I LAVORATORI INTERPUMP PROTESTANO PER LA SOSPENSIONE DI UN DELEGATO SINDACALE
Pubblicato il 12 nov, 2025
E’ un attacco contro il sindacato!”, tuona il segretario Simone Vecchi
E’ durissima la risposta della Fiom-Cgil alla decisione di Interpump di sospendere un proprio delegato. Una sospensione che – dice il sindacato delle tute blu – rappresenta l’anticamera del licenziamento. Alla base del provvedimento dell’azienda ci sarebbero contestazioni che vengono definite dal sindacato infondate: in particolare verrebbe imputato al dipendente un diverbio con un caporeparto.
“Il lavoratore non ha avuto la possibilità di essere ascoltato dall’azienda, non c’é stato alcun confronto. Nonostante i nostri tentativi con l’azienda, in via ufficiosa la stessa ci ha fatto sapere che il delegato sarà licenziato“, dice ancora Vecchi.I colleghi da venerdì scorso sono scesi in sciopero e questa mattina hanno dato vita a un presidio davanti alla sede legale dell’azienda a Pieve Modolena. Una iniziativa a cui ha preso parte anche il segretario generale della Camera del Lavoro Cristian Sesena: “E’ un atto di una violenza inaudita nelle relazioni tra azienda e sindacato e un provvedimento simile nei confronti di un delegato sindacale rappresenta un atto politico”.Il delegato destinatario del provvedimento di sospensione – Massimo Marigliano – svolge questa funzione da 22 anni, opera nello stabilimento di Calerno di Sant’Ilario, sposato ha un figlio di 10 anni: “Sono vittima di una ingiustizia. Voglio ringraziare tutti i miei colleghi per la solidarietà. Non molleremo”.Il gruppo Interpump è un autentico colosso presente in 36 Paesi con oltre 100 società e 9mila dipendenti complessivi.