REGGIO EMILIA - INDAGA LA MAGISTRATURA SULLA MORTE DEL GIOVANE PER AVERE INGERITO ACQUA INFETTA NEL CANALE

La magistratura reggiana ha avviato un’inchiesta sull’incidente accaduto il 13 dicembre in via Naviglio a Fabbrico. Mentre la giovane vittima, il 21enne Piefrancesco Orlando, era ancora ricoverato in condizioni gravissime nella rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma, erano stati i familiari – attraverso una denuncia presentata dall’avvocato Giovanni Longo – a chiedere un’indagine per chiarire il livello di sicurezza della strada teatro dell’incidente e, in particolare, sulle sostanze presenti nell’acqua del canale Naviglio. Il giovane, dopo la sbandata in auto, era uscito senza gravi ferite dall’incidente. Ma poco dopo si erano manifestati gli effetti dell’acqua sporca ingerita poco dopo l’impatto sul fondo del canale, che avevano provocato gravi danni ai polmoni. Nel tardo pomeriggio del 31 dicembre si è verificato il decesso del giovane.L’indagine della Procura della Repubblica, coordinata dal sostituto procuratore Giulia Stignani, ha visto trasformarsi l’ipotesi di reato, che è diventata quella di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Un «atto dovuto» per poter avviare le indagini e consentire l’esecuzione dell’autopsia, alla quale prenderà parte anche un consulente di fiducia della famiglia Orlando. 

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