MODENA - GIALLO, TROVATO MORTO CON CINTURA INTORNO AL COLLO

Continuano serrate le indagini per ricostruire i contorni della morte dello psicologo e psicoterapeuta 78enne Raffaele Marangio, trovato senza vita nel suo appartamento di via Stuffler 12 a Modena lo scorso 26 luglio. L’uomo, disteso a terra sotto la finestra, aveva una cintura stretta al collo. La procura di Modena ne ha dato notizia solo oggi. A dare l’allarme alcuni conoscenti dell’uomo, impegnato da anni come consulente di Aspic Modena, Associazione per lo Sviluppo Psicologico e Culturale dell’Individuo e della Comunità, che aveva sede proprio nella sua abitazione. Quando gli agenti sono entrati nel suo appartamento al piano terra non hanno trovato alcun segno di effrazione, per questo motivo le indagini sono a tutto campo, non si esclude il suicidio. In tanti lo ricordano sulla pagina Facebook dell’associazione: “Ti siamo immensamente grati per essere stato un modello di umanità e di proattività contagiosa”. I vicini di casa parlano di una persona riservata. L’uomo era separato, moglie e figlia vivono a Roma. Psicologo psicoterapeuta dal 1991, aveva frequentato il master in Gestalt Counselling presso l’Aspic di Roma, fondando nel 1996 l’Aspic territoriale di Modena. Dal 2008 era Docente a contratto di Psicologia Clinica presso il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena. Ora continuano serrate le indagini, coordinate dalla Pm Bombana. Gli investigatori hanno già acquisito tutti i tabulati telefonici e i video delle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto.

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