MODENA - BLITZ AL PARCO NOVI SAD

È scattato il blitz, in gran forza, con il cane antidroga che si è tuffato nel grande cespuglio-aiuola pieno di mini dosi, con un furgoncino della polizia che ha caricato e portato in questura sei, sette giovani irregolari, alcuni richiedenti asilo. Non si poteva più aspettare. Il Novi Sad è sempre più terra di nessuno dove vige un’altra legge, quella che davvero dà la certezza della pena: se infatti lo si attraversa di giorno o di sera si può essere certi che si verrà o derubati, o scippati, o rapinati. Oppure si viene contattati, avvicinati e qui le opzioni sono due: o cercano di venderti droga o è solo, quella della vendita di marijuana o hascisc, una scusa per averti a tiro e prenderti qualcosa. L'altra sera l'esempio classico, il fatto più temuto da tutti: una donna che si reca a prendere l’auto parcheggiata nel piazzale Tien An Men che viene aggredita e rapinata con violenza del cellulare.Non si poteva più aspettare ed ecco che, a forza di raccontare ciò che accade all'interno di quell’anello, il problema, per quanto già conosciuto dalle autorità, e ovviamente dalle forze dell’ordine, è stato affrontato in modo più diretto. Dalla sala dei bottoni è stato premuto quel tasto che ha fatto partire subito una contro offensiva per dare un segnale non solo agli spacciatori ma anche e soprattutto alla città.

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