FESTEGGIAMENTI DEL 25 APRILE

“E’ una giornata importante. E’ una grande libertà e un grande onore”. Sono gli stessi reggiani a spiegare che cosa rappresenta la festa della Liberazione e perché il legame con la storia qui non si spezza. Erano in tanti, circa duemila, dietro al corteo delle istituzioni che, partito da corso Garibaldi, ha percorso la via Emilia. Erano molti anche ai lati della strada ad applaudire quando la banda ha intonato “bella ciao”. E’ la risposta della città alle polemiche dei giorni scorsi, allo striscione inneggiante a Mussolini esposto a Milano dai tifosi della Lazio, al leader della Lega nonché vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha definito il 25 Aprile un “derby tra fascisti e comunisti”.“Ci vuole rispetto per la nostra storia”, ha detto dal palco di piazza Martiri del Sette Luglio il sindaco Luca Vecchi che poi ha aggiunto: “Nessuno a Reggio Emilia si farà mai fotografare con un mitra in mano”. Il presidente provinciale dell’Anpi, Ermete Fiaccadori, ha aggiunto: “E’ una caricatura inaccettabile, un atto di violenza verso chi ha dato la vita per la libertà. Basta guardare i libri di storia per sapere che alla Liberazione hanno partecipato tante forze politiche”.Le autorità, civili e militari, dopo il corteo hanno reso omaggio ai caduti e poi al monumento alla Resistenza. In questo 25 aprile di piena campagna elettorale, in piazza c’erano anche i candidati sindaco Daniele Codeluppi di Rec e Rossella Ognibene del Movimento 5 Stelle. La vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, era a Roma alla celebrazione con il capo della Stato Mattarella.Assenti in città gli alleati di governo dei grillini e il loro candidato sindaco Roberto Salati, oltre alla candidata di Alleanza civica Cinzia Rubertelli. 

In tutti i paesi si sono svolte manifestazioni per ricordare i 74 anni della Liberazione

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