CASTELVETRO - LA BASE DELLA BANDA DEI TRATTORI

Tre componenti della banda dei trattori finita in manette nei giorni scorsi vivevano fino a pochi giorni fa a Ca’ di Sola, frazione di Castelvetro. Precisamente in uno degli appartamenti in via Montefiorino 16, in una palazzina in un contesto residenziale. Una sorta di “covo”, luogo in cui venivano studiati i colpi e progettati al minimo dettaglio gli spostamenti.Un’architettura criminale sofisticata: prima i sopralluoghi nelle aziende agricole durante il giorno; poi il colpo messo a segno la notte, in cui venivano asportati uno o più trattori, per poi essere nascosti poco distanti, controllati eventuali localizzatori; il più anziano del gruppo, un 58enne, si occupava del trasporto del carico rubato a bordo di un tir via terra, attraversando la Slovenia, la Croazia, la Bosnia Erzegovina, il Montenegro e fino all’Albania. Mentre gli altri tre, di 46, 44 e 21, tutti albanesi, facevano ritorno nell’appartamento di Ca’ di Sola, pronti per elaborare il prossimo colpo. Come noto, ora si trovano al carcere di Sant’Anna con l’accusa di associazione a delinquere, furti, ricettazione e autoriciclaggio di autovetture rubate.

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