SASSUOLO - ACCOLTELLATO DALLA ZIA DURANTE UN LITIGIO

Hanno iniziato a discutere per la vendita di un cellulare senza autorizzazione. Il litigio, nel giro di pochi minuti, è degenerato in accoltellamento.A discutere sono stati zia e nipote. I carabinieri della Compagnia di Sassuolo sono intervenuti presso l’abitazione dove vivono entrambi, dal momento che risultano conviventi. I militari sono stati chiamati dal personale della Croce rossa, i primi ad intervenire sul posto per medicare la ferita procurata al giovane dalla zia.La dinamica è in corso di accertamento, ma dagli elementi raccolti dalla pattuglia dei carabinieri fino a questo momento emerge che i due parenti si trovavano in casa quando hanno iniziato a confrontarsi in modo molto acceso su un cellulare che la donna, 53 anni, aveva prestato al ragazzo 21enne. L’accusa era chiara: aveva venduto il telefono senza alcuna autorizzazione. Un comportamento che ha fatto andare su tutte le furie la donna, che si è scatenata in pesanti accuse ricevendo a sua volta risposte altrettanto preoccupanti. Ma alle parole sono presto seguiti i fatti.La discussione è degenerata in accoltellamento quando la 53enne ha preso un coltello da cucina chiuso nel cassetto, dalla lama di una decina di centimetri. La donna ha infatti dichiarato ai militari di avere impugnato l’utensile come arma perché temeva che il nipote volesse avventarsi su di lei, gonfio di rabbia. In quel momento, stando a quanto confidato ai carabinieri, la zia ha temuto per la propria incolumità

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