REGGIO EMILIA - IL TOMBINO ASSASSINO, CANE FOLGORATO

 "Il mio cane era di media-grossa taglia. Un peso superiore a trenta chili, molto più di tanti bambini...". Ha solo la forza di dire questo, con un filo di voce e comprensibilmente sotto choc, il padrone di Becky, la Labrador meticcia, morta folgorata giovedì sera mentre passava in via Papa Giovanni XXIII su un tombino da cui poi è partita una scarica elettrica.

Lui, sovrintendente di 52 anni della polizia stradale di Reggio, racconta quegli attimi drammatici. "Stavo passeggiando con mia moglie quando all’improvviso Becky ha guaito e si è accasciata sul tombino. Ci siamo chinati, era tutta irrigidita. E toccandola abbiamo preso la scossa anche noi. Subito non avevamo capito cosa fosse accaduto e che si trattasse di una scarica".

Assieme alla moglie, anch’essa 52enne, sono andati al pronto soccorso per accertamenti e controlli vista la scossa subita: per loro cinque giorni di prognosi; oltre allo choc per quanto accaduto e al dolore per la perdita della cagnona di 4 anni che adoravano come una figlia.

Tutto è successo intorno alle 18,30 di giovedì. La coppia stava camminando per strada, vicino a casa, in mezzo alla neve, assieme a Becky. Una volta arrivati all’altezza del bar Emanuel di via Papa Giovanni XXIII, accade l’inimmaginabile. Il cane si accascia a terra senza vita, in corrispondenza di un pozzetto di metallo.

I due coniugi per soccorrerla prendono la scossa. Immediatamente viene allertato il 118 per soccorrere le due persone, ma le scariche fortunatamente non hanno causato danni. Mentre le condizioni della cagnolina sono apparse subito gravi. Hanno tentato di rianimarla portandola d’urgenza da un veterinario, ma non c’è stato nulla da fare. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia della polizia per isolare la zona ed evitare altri episodi analoghi. La Municipale ha chiuso la strada fino alle 20,30 per i rilievi dei tecnici.

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