REGGIO EMILIA - CONFERMATA CONDANNA PER PEDOFILIA

Violentò un 15enne della squadra, in appello confermata la condanna all’allenatore di basket
La Corte d’Appello non fa sconti al coach, alla sbarra per violenza sessuale su minore, un 15enne che allenava. «Mi avrete sulla coscienza». Ha reagito così cupamente ieri, alla lettura della sentenza della Corte d’Appello di Bologna che ha confermato in toto la condanna di primo grado, il 45enne allenatore di basket giovanile alla sbarra per violenza sessuale su minore, un 15enne che allenava.La delicata vicenda, emersa nell’aprile del 2015, era partita dall’intuito della madre che, accortasi del disagio del figlio che all’improvviso rifiutava gli allenamenti di basket, aveva ricevuto le confidenze del 15enne, che aveva raccontato di tre episodi di atti sessuali avvenuti in quattro mesi (tra novembre 2014 e febbraio 2015) nel solaio-ufficio della casa del coach, dove il ragazzo si recava a fare i compiti.Nel frattempo era emerso un altro episodio: nel luglio 2015, la madre aveva dichiarato di essere stata avvicinata dall’allenatore davanti al luogo di lavoro e in seguito a quell’incontro, evidentemente sgradito, la donna aveva sporto denuncia per minaccia, seguita dall’immediata querela per calunnia da parte dell’allenatore. Il 45enne, finito in carcere per 22 giorni poi ai domiciliari, colpito dal divieto di avvicinamento alla madre e infine libero, si è sempre proclamato con forza estraneo alle accuse.

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