MODENA - STRANGOLO' PER GIOCO UN MINORE. A PROCESSO

Due anni fa sottopose un bambino undicenne a un gioco perverso davanti al fratello che considerava un suo “amico”: lo soffocò lentamente. Un “gioco” che prevedeva di far svenire la vittima per mancanza di ossigeno simulando la morte. Si tratta di una pratica violenta chiamata in gergo “strangolino” o “soffochino”. E lo ha fatto, come si legge nell'atto di fine indagini del pm Katia Marino, «afferrando il collo del ragazzino e comprimendolo con un braccio con intensità tale da produrre una stimolazione vagale, cagionava alla vittima lesioni personali consistite nella “frattura traumatica dell'osso ioide, perdita di coscienza e di urine, disturbo acuto da stress”».
Per questo “gioco” avvenuto a Modena, un 28enne carpigiano di origini brasiliane in ottobre sarà processato con l'accusa di lesioni personali aggravate su minore. Sempre in ottobre affronterà anche un udienza davanti al giudice di pace per le minacce che fece al fratello maggiore della presunta vittima, fermato per strada, caso mai avesse parlato di quanto era accaduto.

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