LUZZARA - SI INDAGA SULLE CURE DELLA MADRE

La Procura ha acquisito le cartelle cliniche dei precedenti ricoveri per problemi psichiatrici di Antonella Barbieri. Una traccia investigativa che serve per verificare la storia medica della donna indagata per il duplice omicidio dei figli, avvenuto il 7 dicembre. La madre resta inoltre agli arresti in ospedale, piantonata dalla polizia penitenziaria, e quando i medici la dimetteranno dovrà andare in carcere. È questa la prima conseguenza giudiziaria del terribile duplice delitto messo in atto dalla donna di 39 anni della Bassa reggiana e residente a Suzzara, già colpita in passato da «un grave disagio psichico», come descritto dal giudice per l’indagine preliminare Giovanni Ghini nel dispositivo con il quale ieri ha convalidato l’arresto in carcere.La donna, infatti, disse subito agli psichiatri chiamati d’urgenza dai medici del pronto soccorso di Reggio «di aver fatto male ai bimbi». Lo scorso ottobre aveva subito peraltro un trattamento clinico a causa di deliri visivi e acustici: avvertiva presenze e necessitava di un aiuto psichiatrico. Le cartelle di questo lungo trattamento avvenuto nel Mantovano sono state quindi acquisite dalla Procura, che sta cercando di ricostruire i patimenti della madre prima del duplice delitto, per individuare iter medici ed eventuali responsabilità. Fari accesi quindi sul primo ricovero all’ospedale di Casalmaggiore e sulle cartelle cliniche della struttura di Pieve di Coriano, al quale seguirono cure in un centro di Suzzara.A mettere il primo punto fermo è stata quindi l’udienza di convalida, svoltasi alle 9.30 del mattino in una stanza dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dove la donna è ricoverata.

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