BAGNOLO - SCOPERTO RACKET DI BATTERIE ESAUSTE

Furti a macchia di leopardo che, secondo i carabinieri, sono tutti legati al business del piombo: si parla dei furti di batterie di auto  esauste. Il piombo sul mercato vale settanta centesimi al chilo, mentre chi acquista quello ricavato, in modo del tutto fraudolento, dalle batterie esauste lo paga al massimo 35 centesimi: un vero affare insomma, peccato che dietro si celino furti e azioni compiuto nel più completo spregio delle norme di sicurezza; il piombo delle batterie esauste infatti è nocivo alla salute.
Dell'esistenza di un vero e proprio racket del piombo sono convinti i carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia che al riguardo stanno conducendo le dovute indagini per risalire all'intera filiera del riciclaggio delle batteria auto esauste. Lo smaltimento di questo genere di articoli è peraltro regolato da una normativa speciale, trattandosi di rifiuti pericolosi in quanto tossico -nocivi per l'alta percentuale di piombo e acido solforico che le batterie contengono.
In questo senso si stanno indirizzando le indagini dei carabinieri reggiani anche in relazione all'ultimo colpo compiuto ai danni di un officina meccanica di Bagnolo in Piano. I militari dell'Arma della stazione locale hanno identificato e denunciato con l'accusa di concorso in furto aggravato tre cittadini tunisini di 30,47 e 45 anni residenti a Bomporto (Mo).

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