7 LUGLIO 1960 - 60 ANNI FA I MORTI DI REGGIO EMILIA

Oggi ricorre il 60esimo anniversario dei fatti di Reggio Emilia. La cerimonia istituzionale, in memoria dei cinque morti del luglio 1960, si terrà tra piazza Martiri del 7 luglio e i giardini pubblici.
Memoria e attualità si incrociano nell’anniversario della strage del 7 luglio 1960 e sessant’anni dopo quei tragici avvenimenti, anche nell’anno segnato dalla pandemia del Coronavirus, Reggio non rinuncia a celebrare i suoi cinque giovani morti mentre manifestavano pacificamente in piazza e difendevano i diritti di libertà e democrazia. Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli stavano protestando contro il Governo Tambroni, democristiano sostenuto dal movimento sociale, caddero sotto i colpi della polizia.
Per non dimenticare, Istoreco ha inaugurato ieri la nuova stanza virtuale del museo del Novecento sul sito www.livello9.it. Si chiama “Morire in piazza” e racconta gli avvenimenti di quel giorno. Sul sito dell’istituto anche un contribuito di Fausto Amodei, autore del celebre brano “Per i morti di Reggio Emilia”. “Ci troviamo – sono le sue parole – in una situazione in cui i vari gruppi come Forza Nuova e Casapound, riescono a fare il bello e il cattivo tempo senza che ci sia una risposta adeguata a questa marea crescente di neofascismo e neonazismo”.
Il ponte tra passato e presente filo conduttore anche nella cerimonia isituzionale in programma oggi
A partire dalle 17.45, in piazza Martiri del Sette Luglio, le istituzioni assisteranno alla deposizione della corona di fiori ai piedi del monumeto dedicato ai cinque giovani. Gli interventi, alle 18.15 ai giardini pubblici: parteciperanno anche il giornalista, ex direttore de La repubblica Ezio Mauro e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

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