REGGIO EMILIA - NUOVI ARRESTI PER MAFIA

Blitz stamattina nei confronti di presunti appartenenti alle cosche storicamente legate alla famiglia di Cutro.  Nuovo colpo alla ‘ndrangheta in Emilia Romagna. La polizia sta eseguendo 16 misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti alle cosche che da tempo operano in regione e che sono storicamente legate al clan Grande Aracri di Cutro.L’operazione Grimilde ha come epicentro Brescello, la cui giunta non più tardi di 3 anni fa era stata sciolta proprio per infiltrazioni mafiose. Tra gli arrestati, anche Francesco Grande Aracri, fratello del boss Nicolino che è stato prelevato nell’abitazione di via Pirandello, confiscata anni fa. Insieme a lui, in manette anche i figli Salvatore e Paolo. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figura poi Giuseppe Caruso, attuale presidente del Consiglio comunale di Piacenza e ritenuto appartenente al gruppo mafioso capeggiato dai “reggiani”.I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Bologna su richiesta della Dda. Sono anche in corso un centinaio di perquisizioni in tutta Italia nei confronti di soggetti che, pur non essendo destinatari della misura cautelare, sono comunque risultati collegati alla cosca.
Le indagini sono state coordinate dal Servizio Centrale Operativo della polizia e condotte dagli uomini della squadra mobile di Bologna, in collaborazione con quelle di Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata. Per eseguire le misure cautelari, in diverse città dell’Emilia Romagna, sono impegnati oltre 300 agenti.

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