MORTI IN AUTOSTRADA, SCHIANTO AI 200 ALL'ORA

La Procura di Modena ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Un passaggio dovuto, perché le eventuali responsabilità dell’investitore sono tutte da accertare.
I rilievi effettuati dalla Polizia Stradale confermano che i due sono usciti ancora vivi dalla Bmw 3.20: l’auto infatti aveva gli sportelli chiusi e i vetri integri e questo lascia appunto pensare che, dopo lo schianto contro le barriere ai lati della carreggiata, abbiano autonomamente lasciato l’abitacolo. Il 39enne e il 36enne a quel punto sono stati travolti da un’auto in transito che se li è trovati davanti. Un impatto tremendo che ha sbalzato i due a parecchi metri di sistanza. Una delle vittime è stata trovata riversa sull’asfalto, l’altra addirittura era finita addirittura nell’intercapedine del new jersey in cemento che separa la corsia sud da quella nord.L’automobilista che ha investito Dal Moro e Visconti si era fermato allertando i soccorsi. Il suo mezzo è stato posto sotto sequestro. Un’altro veicolo è stato coinvolto, colpendo, però, solo alcuni frammenti della Bmw.Sulle due salme il sostituto procuratore Claudia Natalini ha disposto l’autopsia e gli esami tossicologici. Gli esami tossicologici serviranno poiché, se mai resterà come ipotesi una possibile responsabilità dell’investitore, ci sarebbe un concorso di colpa se dovesse risultare che i due avevano bevuto o assunto sostanze stupefacenti.Fausto Dal Moro 36 anni, nato a Padova, si era trasferito a Reggio da bambino: un’adolescenza difficile, un lavoro come parrucchiere, ultimamente in un salone a Correggio, dove viveva in un appartamento condiviso con tre giovani stranieri. Luigi Visconti, il proprietario della Bmw, colui che era al volante, era originario di Napoli. Si era trasferito a Reggio da più di dieci anni 

<< Torna alla pagina precedente